In questo articolo troverai alcuni consigli utili per la gestione della dermatite atopica. Ne soffro fin da quando sono bambina, l’ho odiata con tutta me stessa, poi ho capito che l’unico modo per conviverci era studiarla e cercare di farmela amica.

La dermatite atopica è la malattia infiammatoria più frequente della cute. Può comparire nella prima infanzia, ma anche durante l’adolescenza e in alcuni casi nell’età adulta.

Si tratta di una patologia con andamento cronico recidivante: ciò significa che la malattia di base rimane e può ricomparire in qualsiasi momento.

La pelle di chi ne soffre si presenta particolarmente secca, pruriginosa e con chiazze rosse.

Il prurito è senza dubbio uno dei segni distintivi e più fastidiosi della dermatite atopica. A volte è così forte che, grattandosi, si creano lesioni a cui prestare attenzione perché possono infettarsi.

Le cause di questa malattia sono eterogenee: questo ci fa capire perché non esista una vera e propria terapia.

Il ‘prezzo’ della malattia

Condivido con te una piccola curiosità: il costo medio annuale per famiglia con un soggetto affetto da dermatite è di 1254€ circa, quasi interamente a carico del paziente.

Il prezzo di questa malattia per chi ci convive quotidianamente è sicuramente molto più alto. La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo e quello a diretto contatto con il mondo esterno.

Quando la nostra pelle si presenta ‘rovinata’, la percezione che avranno gli altri di noi sarà ‘alterata’.

Ricordo ancora quel bimbo che, quando avevo sei anni, non ha voluto darmi la mano perché preoccupato che potessi “attaccargliela”. Ricordo quel gruppo di ragazzi che mi chiamavano ‘Crosta’ alle scuole medie. Ma soprattutto ho ben chiaro il disagio che si crea in me ogni volta che qualcuno mi chiede ‘Ma cos’hai?’.

Per questi motivi, ho approfondito le mie conoscenze sulla malattia durante gli anni di lavoro da farmacista e sono qui a condividere con te alcuni consigli utili per la gestione della dermatite atopica.

Oggi, grazie alle competenze e alle conoscenze acquisite dalla scienza e alle nuove tecnologie presenti nei prodotti dermocosmetici, è possibile convivere meglio con questa patologia.

Consigli utili per gestire la dermatite atopica

1. Detersione

È fondamentale lavare la pelle con detergenti dermocompatibili, non aggressivi, preferibilmente non schiumogeni, senza profumo e conservanti.
La doccia è preferibile al bagno e dovrebbe durare non più di 10/15 minuti con acqua tiepida.
Una volta usciti dalla doccia, la pelle non va strofinata, ma tamponata delicatamente con un asciugamano morbido.

2. Idratazione

La pelle atopica manca di alcuni componenti essenziali, per questo dev’essere idratata molto di più rispetto alla pelle normale.
Il prodotto emolliente dev’essere utilizzato con costanza, in abbondanza e più volte al giorno, soprattutto subito dopo la detersione.
Il prodotto idratante per la pelle atopica dev’essere sicuro, efficace e senza profumo.
Ti consiglio di utilizzare emollienti che favoriscano la riparazione della barriera cutanea, gli ultimi progressi in merito hanno portato allo sviluppo di prodotti che hanno un rapporto ottimale (3:1:1) di ceramidi-colesterolo-acidi grassi saturi.

3. Alimentazione

L’alimentazione può avere un ruolo nella patologia, ma non è sicuramente l’unica causa scatenante, come spesso si pensa. A volte la dermatite atopica può essere correlata ad alcune allergie alimentari ed in quel caso è bene rivolgersi ad uno specialista, onde evitare di procedere eliminando molti alimenti, cosa che può stressare ulteriormente il paziente.

4. Stress

Lo stress infatti gioca un ruolo fondamentale. Convivere con questo tipo di patologia può essere difficile, a volte si può faticare addirittura a dormire per il prurito. Imparare a gestire lo stress e le proprie emozioni può aiutare a diminuire lo stato di infiammazione generale. Questo avrà un beneficio anche sulla patologia.

Dormire bene è fondamentale per ridurre i livelli di stress, qui trovi un utile articolo sull’importanza del sonno con alcuni consigli pratici.

5. Abbigliamento

Gli abiti di cotone e seta sono preferibili rispetto ai tessuti sintetici o di lana.
Meglio utilizzare un detersivo liquido delicato per il lavaggio degli indumenti ed evitare l’utilizzo di ammorbidenti o disinfettanti che possono causare allergie.

6. Ambiente

Avere cura dell’ambiente in cui viviamo, areando quotidianamente la casa, passando regolarmente l’aspirapolvere, lavando settimanalmente le lenzuola a 60 gradi ed eliminando le fonti che possono accumulare allergeni può essere d’aiuto.

Conclusioni

Questi sono alcuni dei consigli che possiamo applicare per ridurre l’entità e il numero delle recidive.

Un corretto stile di vita e una corretta skincare possono migliorare di molto la quotidianità di un soggetto che soffre di questa patologia.

Per saperne di più e per altri consigli, ti invito ad ascoltare il podcast ‘La Voce della Pelle‘, la cui voce narrante è la bravissima dermatologa Federica Osti.

Ti invito inoltre a ricordare che la dermatite atopica è una patologia, per questo è necessario e fondamentale il supporto di uno o più professionisti della salute. Evita il fai da te!

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